Comuni
Berzo Demo
Il comune di Berzo Demo si trova adagiato sulle pendici meridionali del Pian della Regina. È formato da tre abitati: quello più a valle è Demo, al centro sta Berzo ed in cima Monte.
Da epoche antiche fino ai tempi moderni, la storia di Berzo Demo è stata intrecciata con quella della Vallecamonica.
Durante l’era delle Signorie, Berzo era amministrativamente legata a Cedegolo, che a sua volta faceva parte della contea di Cimbergo, sotto il dominio degli Antonioli fino al 1408. Successivamente, i Visconti della valle la affidarono a Giacomo, il Mascagno dei Federici di Angolo. Nel XV secolo, la contea fu anche sotto il controllo del conte di Cemmo. Dopo i Visconti, la Vallecamonica passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia, che assegnò la contea al conte Paride di Lodrone.
Dal 1658, Berzo acquisì Demo e Monte come sue frazioni, mentre nel 1805, con il nuovo assetto italiano, Demo fu definitivamente aggregata a Berzo. Anche durante l’epoca napoleonica e quella austriaca, Berzo visse importanti avvenimenti, fino alla Terza Guerra d’Indipendenza, che segnò la partenza degli austriaci dalla valle.
Dopo essere stata unita a Cedegolo nel 1928, Berzo Demo riacquistò la propria autonomia amministrativa nel 1948, separandosi nuovamente. La Seconda Guerra Mondiale ha lasciato segni tangibili nel territorio, come la presenza di una mulattiera utilizzata dagli alpini e dai loro muli durante il conflitto.
Il periodo successivo è stato caratterizzato dall’evento alluvionale del 1960, che ha influenzato lo sviluppo di Berzo Demo, creando nuovi spazi edificabili grazie alla forza dell’acqua. In quel periodo, l’economia locale era prevalentemente agricola e zootecnica, come testimoniato dalla presenza di numerosi fienili ancora visibili in tutto il paese.
COSA VEDERE
- CHIESA DI SANT’EUSEBIO – Berzo. La cappella quattrocentesca rimodernata nel Seicento contiene interessanti intagli della famiglia Ramus, in particolare la bella ancona dell’altare maggiore. Vista la presenza dei Ramus, si può pensare anche ad attribuzioni alla scuola del Fantoni con preziose statue lignee.
- CHIESA PARROCCHIALE DI SAN LORENZO – Demo. Costruita nel 1739, anch’essa su impianto precedente. La facciata è rivolta a settentrione e il campanile, staccato dall’edificio, è stato tratto da una antica torre medievale dei Federici. La similitudine delle vicende architettoniche delle due chiese sottolineano una vera e propria gara tra le due comunità di fedeli.
- FORTIFICAZIONI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE. Il Percorso della Memoria inizia dal fondovalle lungo la Strada Statale 42 e raggiunge il panoramico Dos de l’Ora-Poggio della Croce incrociando tracce di un fortino, ricoveri nella roccia, camminamenti e postazioni d’artiglieria.
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