Casa Museo Camillo Golgi
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La Casa Museo Camillo Golgi di Corteno Golgi viene inaugurata nel Giugno 2006 per iniziativa del Comune di Corteno Golgi, nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario dell’assegnazione del Premio Nobel per la medicina all’illustre cittadino Camillo Golgi. La Casa Museo ha trovato la sua sede naturale a pochi metri dalla casa natale di Camillo Golgi, nell’antico Municipio di Corteno, all’inizio di Via Brescia; una lapide ricorda i natali di colui che è considerato il pioniere della ricerca moderna in ambito neurologico.
Nelle vicinanze della Casa Museo è possibile osservare la segheria a funzionamento ad acqua, che costituiva parte integrante di un sistema tecnico concepito per lo sfruttamento delle risorse legnose legato allo sviluppo sociale ed economico dei territori di montagna. La segheria denominata “Segheria dei Calefè” è detta “alla Veneziana”, poiché utilizzava il sistema di azionamento tipico dell’Italia nord-orientale a biella-manovella, con collegamento diretto della manovella all’albero di trasmissione della piccola ruota idraulica. Di notevole rilievo anche la Chiesetta di San Martino Franco, all’interno della quale sono presenti degli affreschi databili intorno al 1400.
A testimonianza dell’attaccamento al paese natale, Golgi si appassionò anche ad alcuni progetti per la Valle: aderì al comitato promotore per la ferrovia elettrica Edolo-Aprica-Tirano, si impegnò per la costruzione di un asilo a Corteno e si interessò al fenomeno delle fonti ferruginose. Questo affettuoso legame con il Paese e la Valle oggi si ricollega anche ad un percorso tematico denominato “Sentiero Golgi”, che, partendo dalla Casa Museo, raggiunge il passo dell’Aprica ricalcando uno degli itinerari preferiti dallo scienziato: sul sentiero sono collocati numerosi pannelli esplicativi dedicati alla vita del premio Nobel e agli ambienti alpini da lui amati. Nel 1872 Golgi mette a punto la “Reazione nera”, un metodo per studiare la struttura fine del sistema nervoso, detto anche “Metodo di Golgi”, che fa sì che, tramite una tecnica di colorazione selettiva, la sagoma della cellula nervosa appaia in tutta la sua complessità, permettendo per la prima volta di visualizzarne la morfologia. Questo metodo di studio condurrà alla fondazione della moderna neuroanatomia microscopica e a scoperte importanti in diversi settori della biologia e della medicina: l’apparato reticolare interno (Apparato di Golgi), i sistemi di canalicoli intracellulari delle cellule secernenti acido cloridrico nello stomaco (canalicoli di Müller-Golgi) e il Sistema T legato alle funzioni del reticolo sarcoplasmatico (da parte degli allievi di Golgi, Romeo Fusari ed Emilio Veratti).
Nel 1876 Golgi ottiene la cattedra di Istologia all’Università di Pavia di cui diventa Rettore nel 1893; nel 1906 l’Istituto Karolinska di Stoccolma annuncia il conferimento del Premio Nobel a Camillo Golgi per gli studi sul sistema nervoso e per la scoperta della “Reazione nera”.
Nasce la cosiddetta “Scuola golgiana”.
Il Museo Golgi rappresenta una realtà museale italiana unica nel suo genere, sia per la ricchezza dei materiali conservati che per l’eccezionalità della figura a cui è dedicato.
Il materiale museale è opportunamente allestito secondo tre principali poli tematici: medico-scientifico, storico-biografico, naturalistico-ambientale.
In particolare, nel primo piano della Casa Museo è ospitata una fedele ricostruzione di un ambulatorio medico di inizio Novecento e la riproduzione del laboratorio istologico di Camillo Golgi, in cui sono conservati acidi coloranti, conservanti, microtomi, microscopi, ferri chirurgici, bisturi e una centrifuga a funzionamento manuale.
Al secondo piano vi è la sala didattica, dove vengono presentati gli ambiti scientifici entro cui lo scienziato lavorò: Golgi l’architetto del Cervello (colui che per la prima volta nella storia trovò l’accesso alla straordinaria struttura delle cellule nervose), Golgi e il ciclo della Malaria (contribuì con i suoi studi a debellare il morbo), la Cellula e l’Apparato di Golgi (componente fondamentale della Cellula Animale e Vegetale). Questo spazio è allestito con strumenti multimediali e apparecchiature scientifiche; sono inoltre esposti alcuni strumenti medici di inizio Novecento.
La ricchezza e l’unicità del materiale conservato presso il Museo Golgi, insieme alla grande fama internazionale dello studioso, obbligano a pensare al Museo come un futuro polo scientifico di conservazione, documentazione e ricerca.
Insieme alla Facoltà di Medicina dell’Università di Pavia, la Casa Museo rappresenta di fatto l’unico luogo in cui sono conservate ed esposte al pubblico strumentazioni scientifiche, fotografie d’epoca e documenti cartacei originali, che certificano le fasi delle sue scoperte e delle sue intuizioni.