La Camminata Alta

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4,2 km di lunghezza
2 ore
Principianti
3 tappe
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Alla scoperta del Paesaggio agrario del Parco Adamello nel Comune di Braone

Il percorso attrezzato “Camminata Alta” si sviluppa lungo un anello della lunghezza di 4.250 m con un dislivello totale di 250 m. L’itinerario, situato nella parte meridionale del Parco dell’Adamello e appena sopra l’abitato di Braone, permette di cogliere aspetti diversi di un paesaggio complesso e plasmato dall’uomo, nel quale si riconoscono i caratteri di uno sfruttamento tradizionalmente agricolo affiancati a quelli più naturali del tipico bosco dell’orizzonte submontano. La camminata è alla portata di tutti, richiede un tempo di percorrenza di circa due ore ed è provvista di due aree attrezzate che la rendono indicata anche per la fruizione da parte di scolaresche. Il percorso è suddivisibile in tre tappe, intercalate dalle aree di sosta delle Nese e di Negola. La partenza è situata ad un centinaio di metri dalla area attrezzata di Pom, in prossimità della strada da Braone verso Niardo. Lungo il percorso apposita segnaletica piazzata ai principali bivi guida l’escursionista lungo il percorso principale (traccia rossa) o i percorsi secondari (traccia verde)

partenza da località Pom

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Camminata Alta
L’area attrezzata di Pom è il punto di partenza del percorso “Camminata Alta” . Qui il Parco dell’Adamello, in collaborazione con l’amministrazione comunale di...
40 minuti

La prima parte del percorso, si snoda all’interno di un paesaggio montano tipicamente agricolo.

Quest’ambito è caratterizzato dalla presenza di prati e campi terrazzati, ottenuti scavando una sorta di “gradino” lungo il fianco della montagna e sostenuti da muretti in pietrame a secco, abilmente realizzati con pietre locali di varie dimensioni, senza l’impiego di malte o cemento. Il percorso sale lungo stradine in terra battuta o in acciottolato, tipiche della maglia della viabilità rurale montana, che collegano i numerosi e frammentati appezzamenti, le cui piccole dimensioni sono state imposte dalla morfologia assai varia del territorio e dai mezzi di trasporto dell’epoca, a forza animale. Il paesaggio visibile rimanda ad una agricoltura caratterizzata da coltivazioni promiscue, con predominanza di vite e granoturco.

I Coltivi di Pom al tramonto. Intercalate alla vite sono ancora presenti piante da frutto come il melo, il pero, il fico, il pesco e il susino, e non raramente l’interfila è molto ampio ancora oggi perché lavorato ed utilizzato come seminativo, proprio come un tempo era consuetudine fare. Lungo il percorso è facile osservare gli antichi pali in granito scolpiti dagli scalpellini del posto e utilizzati a sostegno della tradizionale pergoletta utilizzata nei vigneti: sono pezzi unici che possono raggiungere il peso di tre quintali e la lunghezza di circa tre metri.

È facile immaginare la difficoltà con la quale questi manufatti furono trasportati e impiantati nel terreno per più di un metro, lasciando supporre come in passato la realizzazione di un vigneto fosse un miglioramento agrario destinato a durare praticamente per sempre. In questa prima parte del percorso la vegetazione arborea è costituita da nocciolo, corniolo e sambuco che costeggiano, ombreggiando, la strada.Affiancate a queste specie si trovano anche l’olmo, l’acero campestre, il frassino minore o orniello e il biancospino. Lungo questo primo tratto della camminata si incontrano due delle tre Santelle che ornano l’intero percorso principale e che costituiscono una chiara prova della forte fede cristiana dei popoli della montagna. Al di sopra della prima si possono ammirare alcuni gelsi bianchi in filare, la cui presenza è testimonianza dello sviluppo passato della gelsi-bachicoltura. La seconda, che si trova poco al di sotto dell’ area di sosta delle Nese, è posta su un incrocio che a destra conduce alla chiesetta settecentesca di S. Giorgio, nel Comune di Niardo.

 

 

Area attrezzata di Pom

L’area attrezzata di Pom è il punto di partenza del percorso “Camminata Alta”...

Dalle Nese a Negola

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Concarena vista da Negola
La seconda parte del percorso prosegue lungo un sentiero, posto al di sotto dell’area di sosta delle Nese, che si addentra nel bosco misto di latifoglie. Qui...
35 minuti

La seconda parte del percorso prosegue lungo un sentiero, posto al di sotto dell’area di sosta delle Nese, che si addentra nel bosco misto di latifoglie. Qui la vegetazione si sta lentamente reinsediando negli ex coltivi abbandonati. Il bosco è ricco, in tutte le stagioni, di fiori coloratissimi e profumati.

In pieno inverno annunciano  l’allungamento delle giornate le fioriture di rosa di natale o elleboro, per proseguire con il ciliegio durante la primavera e finire con gli splendidi tappeti di ciclamino in autunno. Il bosco misto di latifoglie caratterizza quasi tutto questo tratto del percorso: solo nei pressi di Negola lascia gradualmente posto ad una pineta di pino silvestre, abete rosso e larice che poco più avanti si apre racchiudendo un’ampia area di prati di versante.

Questa area è un maggengo, ossia un prato-pascolo di versante, utilizzato in passato come stazione intermedia di pascolo nei mesi primaverili e autunnali. Attraversati questi incantevoli prati sul cui sfondo si scorge la punta del monte Pizzo Badile, il percorso si collega con la strada comunale che conduce alle località di Servil, Piazze e Foppe, scendendo la quale si giunge alla seconda area di sosta, in Negola.

Area attrezzata di Pom

L’area attrezzata di Pom è il punto di partenza del percorso “Camminata Alta”...

Negola

E' un'area montana nel Comune di Braone, nel Parco Regionele dell'Adamello.

Da Negola a Braone

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Camminata Alta Braone
Riprendendo la camminata ci si trova subito dinnanzi alla caratteristica vecchia pozza d’abbeverata per il bestiame, nella quale erano presenti popolazioni di...
45 minuti

Riprendendo la camminata ci si trova subito dinnanzi alla caratteristica vecchia pozza d’abbeverata per il bestiame, nella quale erano presenti popolazioni di anfibi. La pozza è situata oltre la terza ed ultima santella, ma negli ultimi anni è risultata spesso asciutta a causa dell’andamento meteo stagionale e gli anfibi sono assenti.

Poco distante si incontra un bivio che separa il percorso principale della camminata dalla strada comunale in selciato che conduce direttamente all’abitato di Braone e che è consigliabile come percorso secondario a coloro che preferiscono proseguire lungo un percorso meno impegnativo.

L’itinerario principale continua lungo un sentiero, in direzione “Poia”, che scende in un castagneto da frutto, un tempo fondamentale per l’economia del paese. Dopo un centinaio di metri il sentiero si congiunge con una più ampia strada, che conduce alla valle del torrente Palobbia. La vegetazione cambia volto a causa della diversità del substrato geologico. Questo suolo, di origine carbonatica, è infatti particolarmente soggetto a erosione e per questo motivo è stato interessato da opere di stabilizzazione e consolidamento del versante, che comprendono anche l’impianto artificiale del bosco. La vegetazione rada, caratterizzata da larici, pini, betulle, saliconi e carpini neri, lascia spazio ad un folto strato erbaceo, costituito in prevalenza da graminacee e rose selvatiche.

L’obiettivo dell’intervento è quello di ricostituire gradualmente l’orno-ostrieto, tipica formazione forestale di questi suoli, con carpino nero e orniello, che infatti si ritrovano poco più sotto. Il percorso si conclude attraverso l’abitato di Braone in cui si possono distinguere i caratteristici elementi in granito, primi fra tutti la fontana lungo via Sommavilla, i portali e gli archi delle corti delle case. Fra le peculiarità del posto si consiglia di visitare l’antica parrocchiale, i numerosi e caratteristici cortili e due laboratori degli scalpellini locali ancora attivi e situati uno lungo la strada comunale verso Ceto e il secondo appena sopra, in Via S. Marco.

Negola

E' un'area montana nel Comune di Braone, nel Parco Regionele dell'Adamello.

Braone

[fotografia: Luca Giarelli]