Wall in Art - La street Art nella Valle dei Segni (OZMO, Gaia, 2501)
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Itinerario alla scoperta dei muri d’arte in Valle Camonica
MURI D’ARTE NELLA VALLE DEI SEGNI
Il progetto Wall in Art nasce dalla intuizione e dalla volontà del Distretto Culturale di Valle Camonica di mettere in correlazione due forme di arte, molto distanti temporalmente, ma entrambe orientate a “raccontare” in uno spazio pubblico, la vita nel suo dispiegarsi quotidiano.
Unendo idealmente passato e presente ha dato l’opportunità ai wallpainters contemporanei di scrivere un nuovo capitolo della storia cominciata dagli anti-chi abitanti della Valle Camonica con le incisioni rupestri. Otto giovani artisti, guidati da Ozmo, sono intervenuti sui muri messi a disposizione dai Comuni di Borno, Cerveno, Lozio e Malegno con opere di vario stile e carattere. L’obiettivo delle istituzioni è il coinvolgimento delle comunità locali, l’animazione artistica dei territori mediante l’uso di linguaggi innovativi, la creazione di un parco diffuso di arte pubblica che documenti la volontà della Valle dei Segni di riconfermarsi il luogo dei “segni” contemporanei.
Breno - Wall in Art

IL SEGNO DI OZMO IN VALLE CAMONICA – LA VALLE DEI SEGNI
Nell’ambito del progetto Wall in Art si è realizzato l’intervento artistico di Ozmo, al secolo Gionata Gesi, uno dei fondatori della Street Art italiana, le cui opere pubbliche fanno bella mostra di sé in Italia, in Europa, negli Stati Uniti, in centro e Sud America e in importanti collezioni museali.
Ozmo ha realizzato, ai piedi del castello medievale di Breno, in piazza Mercato, un’opera monumentale su una parete davvero imponente, che ha una superficie di circa 500 metri quadrati, costruita nei primi anni ‘80 con funzione di sostegno e riparo dalle rocce per il piccolo nucleo abitato della piazza.
L’opera, autorizzata dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Brescia, rappresenta la personale citazione dell’artista ed un suo rispettoso omaggio alla dea Minerva, uno dei simboli più significativi del patrimonio culturale e artistico della Valle Camonica, che si nutre della storia millenaria dell’umanità.
Breno

Piazza del Mercato di Breno (Piazza Generale Ronchi)

Cerveno - Wall in Art

SOFFIO ANCESTRALE – di SILVIA PEZZOTTI e CAREZZA DEL TEMPO – di LISA RIZZIERI
Un progetto a 4 mani quello di Lisa Rizzieri e Silvia Pezzotti nel Comune di Cerveno, che prende le mosse dalla Street Art contemporanea. Un intervento di riqualificazione di uno spazio urbano di passaggio, di un luogo anonimo anche se attraversato quotidianamente dagli abitanti dell’area. Lo stile personale delle due artiste emerge nettamente, si contamina, dialogando a sua volta con gli antichi segni camuni che vengono riattualizzati e reinterpretati. La figura dello sciamano si staglia nello spazio, nettamente sospesa nell’orizzonte.In una sorta di transfert mistico muove concetti, emozioni e segni di una storia remota, verso il presente. Con questo intervento il “non-luogo” di passaggio assume un’identità propria, si riunisce con il suo tessuto sociale e si riappacifica con la sua storia e le sue tradizioni.
SENZA TITOLO – di ALEX CARSANA
L’opera di Alex Carsana è immediata e senza filtri, catalizza l’attimo plasmando ciò che ha a disposizione. Con ogni spruzzo delle sue bombolette spray connette la sua realtà sociale e urbana di riferimento con i luoghi in cui agisce, inserendo elementi simbolici immediatamente identificabili. Lo sguardo dello spettatore entra spontaneamente nella dimensione dell’artista, passando per il mezzo più semplice e diretto possibile: la strada. L’immaginario a cui attinge è approfondito da accurate ricerche anatomiche, privo di speculazioni o mediazioni culturali complesse.
Cerveno

Borno - Wall in Art

SENZA TITOLO – di MARIA CHILLEMI
L'idea di progetto di Maria Chillemi trae origine dall'osservazione dei "Segni" caratterizzanti l'Arte Rupestre della Valle Camonica. Le linee essenziali e la sintesi formale che li contraddistingue, determinano un linguaggio che può definirsi primitivo e allo stesso tempo attuale. Nasce così una composizione geometrica astratta, dove gli antichi simboli camuni vengono combinati e riproposti, acquistando un ulteriore valore estetico, pur mantenendo la funzione comunicativa originale.
Borno

Malegno - Wall in Art

AMELIE E IL FANTASMA DEL PIZZO BADILE – di LAURA POLI
Nel progetto di Laura Poli, le figure delle incisioni rupestri della Valle Camonica sono inserite, assieme ad elementi naturali, in un paesaggio surreale dominato dalla sagoma del Pizzo Badile Camuno, che si erge nella media Valle Camonica. In questo luogo, solo nei giorni vicini agli equinozi, è visibile un particolare fenomeno atmosferico conosciuto come lo ”Spirito della Montagna”. Il sole sorge dietro la vetta della montagna e in adatte condizioni di umidità atmosferica, i suoi raggi proiettano la silhouette della montagna nel cielo, come una gigantesca ombra cinese. A custodire questo mondo magico e misterioso Laura Poli pone una bimba con il cerbiatto; la sua dolcezza e il suo senso di meraviglia si pongono in contrasto con il caotico movimento delle figure umanoidi dei “Pitoti” che vagano senza una direzione nello spazio dipinto.
Malegno

Lozio - Wall in Art

SENTIERI – di ISABELLA TOSI
Il concept del progetto “Sentieri” di Isabella Tosi è narrare la storia camuna come un percorso, dove ogni arco rappresenta un capitolo, un’evoluzione della vita dei camuni preistorici seguendo idealmente i 5 periodi storici camuni: il PROTOCAMUNO, il I PERIODO, il II PERIODO, il III PERIODO e il IV PERIODO. Con l’obiettivo di reinterpretare in chiave contemporanea temi e simboli antichi, l’artista sottolinea l’evoluzione storica dell’arte rupestre attraverso l’uso del colore.
Protostoria: VERDE (epoca prima, poche evoluzioni e scoperte, presente nelle raffigurazioni solo nella caccia)
I Periodo: BLU (inizio fase spirituale)
II Periodo: GIALLO (presenza di piante topografiche)
III Periodo: ROSSO (inserimento di simboli femminili, scene più complesse, età del Bronzo)
IV Periodo: GRIGIO (presenza di simboli demoniaci, battaglia del bene contro il male, costruzione di una società, età del Ferro)
L’arte rupestre, attraverso un percorso cromatico, viene raccontata e ricordata agli abitanti camuni che, inconsciamente, l’hanno da sempre fatta propria.
HANNO INCISO LE SUE RADICI – di CARMINE CREMIS
La “faccia-traccia” di Carmine Cremis arriva nel Comune di Lozio, in Valle Camonica, dopo un lungo viaggio tra i continenti, colorandosi di blu in Europa, di giallo in Asia, di nero in Africa, di Verde in Oceania e di rosso in America. Un segno, una “traccia” che apre un varco per conoscere le origini dei segni impressi in modo indelebile nell’anima e nella roccia camuna. La “faccia-traccia” si è aperta alle contaminazioni e ha dialogato con la valle e gli abitanti del comune di Lozio, dando origine a nuovi volti e a nuove identità. Volti bianchi, neri, gialli, arancio, rossi intrecciati, uniti, incrociati ai segni dell’anima camuna.
SENZA TITOLO – di TIZIANA SALVINI
L’opera di Tiziana Salvini è frutto dell’associazione di immagini moderne con scenari passati che creano un dialogo tra “strutture” del presente e “strutture” del passato. Un’associazione tra i simboli del potere di ieri e quelli di oggi, che ironizza su temi che oggi si ripropongono modernizzati o, paradossalmente, più retrogradi (il rapporto con la terra, con l’alimentazione, con il corpo e con la sessualità). Il fine diventa quello di esagerare l’immaginario comune del presente e/o del futuro e metterlo “in spalle” al passato: provocare con le immagini, per incalzare stereotipi e alleggerire la polemica tipica italiana. Un ritratto di quello che eravamo e di quello che siamo…anche se ricordi, luoghi e casa, per noi, sono rimasti atemporali.
Lozio
