Percorso della memoria
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Il Percorso della Memoria è sentiero lungo 5,5 km che parte dall’area attrezzata di Bettolino, lungo la Strada Statale 42 e in circa tre ore porta ai 1263 m slm del Doss de l’Ora, ripercorrendo un vecchio percorso militare della Prima Guerra Mondiale.
Lungo il percorso si possono vedere manufatti come grotte-ricovero e postazioni d’artiglieria antiaerea, che facevano parte di una linea arretrata di opere fortificate voluta dal Comando Militare Italiano. Queste avrebbero dovuto intervenire in caso di sfondamento da parte delle truppe Austro – Ungariche della linea principale posizionata al Passo del Tonale (cosa però non avvenuta).
Lungo il percorso si trovano anche alcune rocce incise, parte dello straordinario complesso di archeologia rupestre della Valle Camonica. Il Doss de l’Ora offre comunque un panorama straordinario sulla media vallata dell’Oglio e prende il nome dal vento dominante, che risale la Valle Camonica dal Lago d’Iseo (l’Ora).
Poco sotto il dosso, nella amena località Loa, è possibile sostare nell’area attrezzata nei pressi della torbiera “la Goia”, individuata come Sito di Importanza Comunitaria per la presenza di habitat e specie animali da proteggere ed in particolare il Tritone.
Poco lontano, il Rifugio escursionistico Loa dedicato “Ai caduti di tutte le Guerre”, recentemente ristrutturato e di proprietà del comune di Berzo Demo offre la possibilità di pranzo e pernottamento in quota.
Percorso della memoria

E’ un itinerario escursionistico ideato ed attrezzato dal Parco dell’Adamello che attraversa un ‘area di grande rilevanza ambientale e storico-culturale, tra le più significative del Parco dell’Adamello.
Parte dal fondovalle nei pressi dell'area attrezzata Bettolino, lungo la Strada Statale 42 e si sviluppa lungo la dorsale a nord del Comune di Berzo Demo fino all’area pic-nic in località Loa (1.195 m.s.l.m.).
Il percorso lungo circa 5,5 km si serve della sentieristica esistente in un’area protetta dal Parco dell’Adamello di particolare valenza ambientale (il S.I.C. la Goia di Loa), paesaggistica e storico- culturale.
L’aspetto storico-culturale è ben testimoniato dalle evidenti tracce della Grande Guerra; il sentiero, particolarmente indicato anche alle famiglie e a fruitori inesperti, ripercorre una mulattiera militare realizzata durante la Prima Guerra Mondiale ed è caratterizzato da una leggera pendenza che rimane quasi costante per tutto il tragitto.
Infatti, durante la Prima Guerra Mondiale questi luoghi vicini all’allora confine Austo-Ungarico furono i campi di battaglia strategici della terza linea di difesa “Malonno - Val Paisco – Sonico - Valsaviore”, oltre quelle già esistenti del Passo Tonale e “Vezza d'Oglio – Mortirolo - Pornina” (a nord).
Vennero così realizzate numerose strade militari che migliorarono i collegamenti tra i paesi estendendo la rete viaria fin nelle più sperdute zone alpine.
E’ possibile ammirare anche manufatti militari di alto valore storico-culturale della Grande Guerra: resti di un fortino (dotato di postazioni per cannoni), punti d’avvistamento, postazioni per mitragliatrici antiaeree, garitte, gallerie, zone d’accampamento e diciassette grotte-ricovero scavate nella roccia. Particolarmente interessante è la postazione d’artiglieria fortificata alla sommità del Doss de l’Ora, dove sono perfettamente conservati i muraglioni di sottoscarpa in pietrame a secco, le scalinate in pietra, il sentiero d’arroccamento e la galleria di comunicazione fra i due versanti opposti del dosso.
Dal punto di vista della difficoltà di percorrenza è un percorso facile, adatto a chiunque abbia un minimo di allenamento (durata circa 1,45 ore).
Oltre alla valenza storica citata, l’area è rilevante per gli aspetti ambientali e archeologici.
Dal punto di vista naturalistico, meritevole di nota è la torbiera “La Goia”, nei pressi dell’area da pic nic di Loa, mentre per quanto riguarda gli aspetti archeologici è stato valorizzato un percorso ad anello (che si sviluppa partendo dal sentiero principale) lungo il quale sono state ritrovate alcune rocce istoriate con le incisioni rupestri della Valle Camonica (Patrimonio Mondiale dell’Umanità – Sito Unesco 94).
Lungo il percorso si possono riassumere le seguenti emergenze territoriali:
1. Ecosistemi xerofili marginali e formazioni miste di latifoglie.
Lo scarto altitudinale, unitamente all’energia di rilievo e alle diverse esposizioni dei versanti, determina un’estrema variabilità ecosistemica osservabile anche su piccole superfici.
2. Manufatti della Grande Guerra e peculiarità preistoriche.
L’elemento centrale dell’intervento del Parco è rappresentato dal Sentiero di Arroccomento del Poggio della Croce, che appartiene ai manufatti realizzati dall’Esercito italiano nella Prima Guerra Mondiale. L’area è inoltra interessata da numerosi siti si interesse archeologico riportanti incisioni rupestri ad opera degli antichi Camunni (Sito Unesco 94, Arte rupestre di Valle Camonica).
3. Peculiarità rurali e paesistiche.
Un ulteriore valore aggiunto, per quanto attiene gli aspetti prettamente paesistici dell’area, è rappresentato dal paesaggio rurale interpretabile sia nei manufatti (fabbricati, prati terrazzati, mulattiere e carrarecce), sia nella presenza, alla base del versante, di ampie porzioni di castagneto da frutto ancora in attività di coltura.
4. Il SIC “La Goia di Loa”.
L’area offre inoltre un’eccezionale peculiarità naturalistica rappresentata dalla torbiera conosciuta come la Goia. La sua importanza è stata riconosciuta anche a livello europeo fino alla classificazione quale Sito di Importanza Comunitaria (SIC).
Area attrezzata Bettolino
Postazione d'artiglieria al Doss de l'Ora

Il complesso fortificato di Doss de l’Ora e di Poggio della Croce era collocato in posizione dominate sulla media vallata dell’Oglio.
Da un lato offriva la completa visione sulle strutture difensive del Monte Faeto e del Piz Tri e sul collegamento viario in direzione della Val Paisco e del Passo del Vivione.
Dall’altra dominava la Valsaviore e le creste dove correva la prima linea del fronte, a monte del Lago d’Arno tra i contrafforti del Re di Castello e di Monte Campellio. Il complesso faceva parte della linea arretrata costituita dalle opere fortificate realizzate a sbarramento della valle sopra Malonno, nella piana alluvionale di Greano e a monte di Sonico sul Dosso di Fobbia.
Questa, insieme ad un numero consistente di linee posizionate più a valle rispetto a quella del fronte, che erano state ubicate sulle dorsali che s’incuneano perpendicolarmente all’asse del Fiume Oglio, avrebbe dovuto intervenire in caso di sfondamento della linea principale posizionata al Passo del Tonale.